Non so da dove cominciare.
Scrivo questo post dopo anni, digito parole che immagino sussurrate in un telefono, con la speranza che dall’altro lato ci sia ancora qualcuno ad ascoltarmi.
C’è nessuno? C’è qualcuno?
Non scrivo da anni e da più tempo ancora, non tocco la macchina da cucire. Quegli anni (gli anni del cucito, della vita in affitto, della convivenza) sono stati unici per me, irripetibili, una manciata di anni vissuti nel pieno del mio potenziale, gli anni più liberi e creativi; finalmente la campana di vetro che da sempre mi sovrastava veniva segnata da una crepa irreparabile. Cosa è successo nella mia vita da allora? Sono diventata mamma (ben 2 volte), ho iniziato la mia vita da libera professionista e, vi assicuro, le 2 cose insieme sono state devastanti.
La mia vita è stata (ed è) caratterizzata da continue richieste di attenzione da parte dei bambini, della casa, della scuola, dalla assenza crescente di Sweety a causa del suo nuovo lavoro, dalle sempre impellenti esigenze dei pazienti, dei fornitori e figure varie che ruotano intorno al mio lavoro e chi più ne ha più ne metta!
In tutto questo vortice di esigenze altrui, ho completamente dimenticato le mie.
Non voglio annoiare nè appesantire te, gentile ascoltatore dall’altra parte della cornetta, quindi ora ti racconterò il bello degli ultimi anni.
Prima di tutto, il giardino della nostra nuova casa, dal 2012 è diventato ogni anno più bello.
Molte piante, prima tra tutte il ciliegio (che usavamo come albero di Natale quando era ancora in vaso), sono cresciute moltissimo, molte altre hanno comunicato tra loro, le trame di rami e foglie si sono spesso intrecciate. Alcune sono state spostate, alla ricerca di una posizione più favorevole, altre sono morte.
Il risultato finale, soprattutto in primavera, è formidabile. Un unico difetto, i 150 mq, che spesso avremmo voluto raddoppiare o triplicare con una bacchetta magica.
Il giardino si divide in 3 zone, il vialetto (in origine era un posto auto per 2 macchine, ma abbiamo preferito tenere le macchine in strada ed avere qualche mq in più di verde).
La zona più ampia, ancora priva di alberi o piante centrali, per la necessità di avere ampi spazi per i giochi dei bimbi (e della mamma).
Quest’ultimo ormai divenuto davvero imperscrutabile a causa delle 4 piante di nandina domestica divenute molto alte, ma anche per la rosa rampicante banksiae rosae che è diventata molto più folta.
Proprio nel giardino segreto, la scorsa estate ho sperimentato il mio primo mini-orto domestico (solo 1,6 mt x 2,4 mt).
L’esplosione di pomodori e zucchine mi ha chiaramente suggerito l’importanza di appoggi e di una struttura di sostegno, che da subito, deve guidare la crescita delle piante: le piante guidate e sostenute non crolleranno su loro stesse, non crolleranno sotto il peso della crescita, non crolleranno diventando grandi.
Direi che questa può considerarsi una osservazione universale.
In questo momento nell’orto ho messo a dimora cavolfiori, cavolo nero toscano e cavolo verza: vediamo cosa imparerò questa volta!
A far compagnia a queste piante, una bella fila di fragole cresciute a sorpresa, sotto le piante di pomodori.
Mio ascoltatore, è arrivato il momento di salutarti, non prima di averti detto, però, quanto sei caro per me.
A presto, spero, con affetto, Roberta.